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Cittadinanza

La cittadinanza italiano può essere richiesta e riconosciuta in capo al cittadino straniero quando, in presenza di una serie di presupposti la legge ritiene che il cittadino straniero abbia un forte legame con il territorio italiano, ciò può accadere in varie ipotesi tra le quali il matrimonio con cittadino italiano, la presenza di ascendenti italiani, la nascita e la permanenza sul territorio italiano, la residenza per 10 anni ecc. Ci occupiamo quindi delle pratiche amministrative e dei ricorsi in sede giurisdizionale avverso i provvedimenti e le pratiche illegittime delle pubbliche amministrazioni. Inoltre presentiamo ricorsi al giudice civile per il riconoscimento della cittadinanza italiana di cittadini stranieri con avi italiani (linea maschile e femminile) anche se residenti all'estero, specialmente in sud America. Collaboriamo con avvocati internazionali https://www.smartdualcitizenship.com/

Nomadi digitali e lavoratori da remoto

Nomadi digitali

Cittadinanza italiana con domanda oltre i 19 anni

02/2025

Il Tribunale Ordinario di Roma ritiene la domanda di cittadinanza tempestiva anche se presentata dopo i 19 anni e nonostante la richiedente avesse ricevuto la "cartolina", in quanto è provato che il Comune aveva impedito la formalizzazione per mancanza di residenza e permesso di soggiorno. il Giudice ha ritenuto provata questa circostanza sulla base delle testimonianze della madre e del presidente di una onlus. Infine conferma che non è prevista alcuna formalità per la trasmissione della dichiarazione di cittadinanza.

Cittadinanza italiana senza documenti dalla nascita

01/2024

Il tribunale di Roma riconosce la cittadinanza italiana ai 18 anni ad un ragazzo di origini rom nato e cresciuto a Roma che non aveva praticamente nessuna documentazione utile a dimostrare la sua presenza ininterrotta sul territorio italiano. In particolare per la sua domanda avevamo prodotto solo il certificato di nascita, la scheda dei vaccini e un certificato medico di un vecchio ricovero ospedaliero. Il ragazzo non ha mai avuto il pds, iscrizione anagrafica, nessun procedimento civile o penale e non ha mai frequentato le scuole. E' stato fondamentale chiedere al giudice di ascoltare le dichiarazioni testimoniali dei vicini di casa e del parroco della chiesa frequentata dal ragazzo. Nel corso del procedimento poi il ragazzo ha ottenuto la protezione speciale e la residenza in via Modesta Valenti.

Corte d'appello Roma: cittadinanza italiana ex art. 14 L. 91/92 ai figli minori di genitore naturalizzato anche in assenza di coabitazione

02/2025

La Corte d'appello di Roma riconosce la cittadinanza italiana per naturalizzazione ai figli minori riconosciuta anche in assenza di coabitazione con il genitore naturalizzato. In particolare, nel caso esaminato i genitori erano separati con affidamento condiviso e i figli convivevano con l'altro genitore. Il legame costante tra il genitore non convivente naturalizzato e figli e' stato dimostrato sia con la sentenza di affidamento condiviso sia con una dichiarazione della madre sia con la prova del mantenimento economico mensile da parte del genitore.

Cittadinanza italiana alla neomaggiorenne senza permesso

06/2023

Il Tribunale di Roma riconosce la cittadinanza italiana ad una ragazza nata in Italia neomaggiorenne priva di permesso di soggiorno e di iscrizione anagrafica continuativa, affermando in maniera chiara che il possesso del permesso di soggiorno non costituisce elemento necessario ai fini del riconoscimento della cittadinanza. Il Tribunale chiarisce, richiamando l'art. 33 del dl 69/2013, che "il possesso del titolo di soggiorno in corso di validità al momento della richiesta di cittadinanza per elezione non è da considerarsi elemento costitutivo ed imprescindibile ai fini della concessione dello status civitatis".

Cittadinanza italiana neomaggiorenne cresciuto all'estero

01/2024

Il Tribunale riconosce che il principio per cui il requisito della residenza legale non deve essere inteso in senso esclusivamente formale è un principio introdotto a favore dei giovani nati in italia e la prova della presenza fisica continuativa in italia non può trasformarsi in un requisito ulteriore rispetto a quello dell'iscrizione anagrafica per l'acquisto della cittadinanza.
Il Tribunale riconosce poi che la ricorrente ha mantenuto la residenza in Italia anche in senso sostanziale, dato che i genitori non si sono mai trasferiti all'estero, lei è sempre tornata in italia (in realtà pochissimo ma il tribunale accoglie la tesi per cui il viaggio è molto costoso e non era materialmente possibile farglielo fare di frequente) e dopo la fine degli studi ha fatto rientro in italia, dimostrando l'esistenza del legame con il territorio che fa parte del concetto di "residenza".

Cittadinanza italiana a cittadina del Kuwait senza documenti del paese di origine

06/2023

Il Tribunale di Roma riconosce la cittadinanza italiana per matrimonio ad una cittadina del Kuwait, che si trovava nell'impossibilità oggettiva di produrre i richiesti documenti dal Paese di origine. Per tale motivo la sua domanda di cittadinanza era stata dichiarata inammissibile dal Consolato italiano a Londra.
Per questo aveva presentato la richiesta di cittadinanza allegando dichiarazioni sostitutive, tradotte e legalizzate. Il Tribunale ha, quindi, ritenuto che la documentazione dedotta in giudizio fosse idonea ad assolvere agli scopi richiesti e per questo motivo ha riconosciuto la cittadinanza italiana alla ricorrente.

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