

Diritto di asilo,
regolamento Dublino e apolidia
Ci occupiamo del contenzioso di fronte ai Tribunale civili ed amministrativi per il riconoscimento del diritto di asilo e per il riconoscimento dello status di apolide. Presentiamo ricorsi avverso le prassi illegittime della questura che limitano l'accesso ed il godimento del diritto di asilo dei richiedenti asilo.
Nell'ambito della procedura di asilo, presentiamo ricorsi avverso i decreti di trasferimento in altri paesi europei dei richiedenti asilo emessi ai sensi del Regolamento Dublino.
Rinnovo Protezione Speciale pre Piantedosi II (Dl 20/2023)
04/2025
In un caso di richiesta di rinnovo di un permesso per protezione speciale (presentata prima dell'entrata in vigore del d.l. 20/2023) riconosciuta in virtù di obblighi costituzionali ed internazionali (diritto alla salute e protezione delle persone con disabilità), il Tribunale di Roma ordina il rilascio di un permesso di soggiorno di durata biennale, rinnovabile e convertibile poichè ritiene non applicabile la nuova disciplina in tema di tutela della vita privata (che prevede un solo rinnovo per un permesso di un anno) che dovrà applicarsi ai soli casi in cui non si ravvisano altri obblighi internazionali come invece nel caso specifico.
Diritto a richiedere la protezione speciale direttamente al questore
02/2025
Il Tribunale di Roma ordina alla Questura di formalizzare la domanda di protezione speciale diretta al Questore e il rilascio di un permesso di soggiorno provvisorio in favore della ricorrente, cittadina di Haiti. La giudice ha rilevato che la permanenza nel Testo Unico Immigrazione della previsione dell’inespellibilità per i casi in cui il rimpatrio comporti una lesione di diritti fondamentali della persona, tutelati dall’ordinamento costituzionale e internazionale, necessariamente comporta il corrispettivo obbligo per l’Amministrazione di rilascio di un titolo di soggiorno al realizzarsi di questi casi, il quale garantisca la regolarità della presenza dell’individuo inespellibile sul territorio nazionale e il godimento di tutti i diritti connessi, da individuare nel permesso di soggiorno per protezione speciale secondo quanto espressamente previsto dall’art. 19, comma 1.2 del d.lgs. 286/1998 e quindi il dovere della pubblica amministrazione di ricevere e valutare le domande che provengono in tal senso.
Visto umanitario per persona respinta da mercantile in Libia (Vos Triton)
03/2025
Il Tribunale di Roma ordina il rilascio di un visto per consentire l'arrivo in Italia ai fini della presentazione della domanda di asilo ad un cittadino sudanese che nel 2021, dopo essere stato soccorso dal mercantile Vos Triton (bandiera di Gibilterra), era stato trasferito forzatamente su una motovedetta libica e riportato in Libia, riconoscendo la responsabilità delle autorità italiane per un respingimento avvenuto in acque internazionali ad opera di due navi straniere sulla base del supporto costante (o coordinamento di fatto) fornito da MRCC Roma nel corso delle operazioni (cd. respingimento delegato in mare).
Diritto all'informativa negli hotspot e obbligo istruttoria del Giudice di pace
01/25
La Cassazione afferma che per i cittadini stranieri l'informativa negli hotspot deve essere completa ed effettiva anche per chi non ha manifestato volontà di chiedere asilo e non sono dirimenti in senso contrario né il foglio notizie né la dichiarazione della P.A. Inoltre la cassazione ricorda che il giudice deve effettuare una istruttoria atta a verificare l’effettivo adempimento dell’obbligo informativo da parte della amministrazione, (...) e avrebbe dovuto a tal fine accertare se vi erano prove sufficienti del fatto che il ricorrente avesse ricevuto adeguate informazioni.
Diritto a formalizzare la domanda di asilo per chi è in carcere
02/2025
Il Tribunale di Roma ha dichiarato illegittimo sia il rifiuto di registrare la domanda di asilo di un detenuto psichiatrico nel carcere di Rebibbia sia il rifiuto dell' amministrazione penitenziaria di tradurre il detenuto in Questura per la formalizzazione. La giudice afferma come, essendo pur vero che è l'amministrazione che deve decidere le modalità per presentare domanda di asilo, le suddette modalità non devono rendere l'esercizio del diritto impossibile o eccessivamente difficile, tanto più che nel caso di specie si tratta di un detenuto vulnerabile. Secondo il tribunale infatti la questura e la casa circondariale hanno l'obbligo giuridico di cooperare per porre in essere tutte le attività organizzative necessarie a garantire la formalizzazione della domanda di protezione internazionale del cittadino straniero.
Il Tribunale civile è competente per diritti fondamentali nei CPR
09/2024
Il Tribunale civile di Roma in un caso di persona non richiedente asilo il cui trattenimento era stato prorogato dal Giudice di pace con un provvedimento abnorme ha affermato:
"In via preliminare, va rilevato che avverso il provvedimento di riesame della convalida del Giudice di Pace è ammesso ricorso per Cassazione. Tuttavia, trattandosi di materia avvinta dalla privazione della libertà personale, va consentita nel caso di specie l’esperibilità del rimedio di cui all’art. 700 c.p.c., residuale ed atipico, poiché questo appare l’unico mezzo idoneo ad assicurare tutela in via urgente ed immediata, in situazioni in cui il pregiudizio appare imminente e la tutela indifferibile, com’è quella dello straniero trattenuto a fini espulsivi all’interno del CPR, in condizioni di privazione della libertà personale, nell’ipotesi in cui esso non debba essere rimpatriato".